Per quanto riguarda invece i giovani dai 18 anni in su, il cammino inizia a prendere una dimensione sempre più di intimità e relazione con Gesù ed è per questo che don Daniele organizza per loro una sera di adorazione eucaristica ogni mese. L’adorazione è infatti un tempo prezioso per stare con Lui e cercare di conoscerlo sempre meglio, attraverso l’ascolto silenzioso e la lettura della Parola.
Le dimensioni della spiritualità e dell’ascolto sono fondamentali oggi per i giovani, sempre immersi in una vita frenetica e costellata di standard sempre più alti che spesso vogliono spingerli a non darsi il giusto valore. Nell’abbraccio paterno di un Dio che ci ama così come siamo possiamo finalmente toglierci di dosso queste strutture e lasciarci andare ad incontrarLo.
Ma fondamentale è anche la dimensione della comunione e della condivisione di una gioia che non può restare nelle nostre quattro mura. Per questo motivo tante sono le iniziative che la Chiesa e i movimenti che le girano attorno organizzano per i giovani, appuntamenti che almeno una volta l’anno non possono mancare nelle nostre agende!
Prima tra tutti la Giornata Mondiale della Gioventù, una festa per i giovani cristiani di tutto il mondo, che si tiene una volta ogni 2/3 anni nelle più grandi città del pianeta. Una festa che abbiamo seguito a distanza nel 2013 (Rio de Janeiro) con 2 giorni di emozionante fermento sul piazzale della chiesa della Migliarina popolato da tutti i giovani della diocesi, e di persona nel 2016 recandoci in pellegrinaggio a Cracovia insieme ad altri milioni di ragazzi di ogni nazionalità. In quell’occasione il Papa ci parlò della famosa “gioventù da divano” spronandoci ad alzarci ed incarnare il messaggio di gioia lasciatoci da Gesù.
Altro appuntamento internazionale a cui siamo particolarmente affezionali è il Capodanno dei giovani di Taizè, a cui abbiamo partecipato nel 2015 e nel 2018: le giornate sono scandite da momenti di preghiera comune, con canti e momenti di silenzio, e workshop su vari temi religiosi e ecumenici. Importante per lo spirito di questi incontri è anche l’ospitalità delle città che accolgono le migliaia di giovani europei in palestre, scuole e abitazioni private. La notte dell’ultimo giorno dell’anno è divisa in una preghiera di veglia fino a mezzanotte e successivamente nella “Festa dei Popoli” nella quale ogni nazionalità propone canti, balli e giochi condividendo gioia e cultura.
Articolo redazionale a cura di Gaia Gargano
Contatti: Don Daniele: 3280369033